Nuova Riveduta:

2Corinzi 13:3

dal momento che cercate una prova che Cristo parla in me, lui che non è debole verso di voi ma è potente in mezzo a voi.

C.E.I.:

2Corinzi 13:3

dal momento che cercate una prova che Cristo parla in me, lui che non è debole, ma potente in mezzo a voi.

Nuova Diodati:

2Corinzi 13:3

Poiché voi cercate la prova del Cristo che parla in me; ed egli non è debole verso di voi, ma è potente in voi.

Riveduta 2020:

2Corinzi 13:3

giacché cercate la prova che Cristo parla in me: lui che verso voi non è debole, ma potente in mezzo a voi.

La Parola è Vita:

2Corinzi 13:3

Vi darò tutte le prove che volete che Cristo parla per mezzo mio; Cristo infatti non è debole verso di voi, ma è una grande potenza dentro di voi.

La Parola è Vita
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Riveduta:

2Corinzi 13:3

giacché cercate la prova che Cristo parla in me: Cristo che verso voi non è debole, ma è potente in voi.

Ricciotti:

2Corinzi 13:3

Cercate forse la prova che Cristo parla in me, quel Cristo che non è debole rispetto a voi, ma anzi è in voi potente?

Tintori:

2Corinzi 13:3

Cercate forse di far prova di colui che parla in me, di Cristo, che tra voi non è diventato debole, ma è potente?

Martini:

2Corinzi 13:3

Cercate voi di far prova di quel Cristo, che parla in me? il quale rispetto a voi non è debole, ma potente è in voi?

Diodati:

2Corinzi 13:3

Poichè voi cercate la prova di Cristo che parla in me, il quale inverso voi non è debole, ma è potente in voi.

Commentario abbreviato:

2Corinzi 13:3

Capitolo 13

L'apostolo minaccia i trasgressori ostinati 2Cor 13:1-6

Prega per la loro riforma 2Cor 13:7-10

E termina l'epistola con un saluto e una benedizione 2Cor 13:11-14

Versetti 1-6

Sebbene sia un metodo benevolo di Dio quello di sopportare a lungo i peccatori, tuttavia non sopporterà sempre; alla fine verrà, e non risparmierà coloro che rimangono ostinati e impenitenti. Cristo, alla sua crocifissione, apparve solo come un uomo debole e indifeso, ma la sua risurrezione e la sua vita dimostrarono la sua potenza divina. Così gli apostoli, per quanto meschini e spregevoli apparissero al mondo, tuttavia, come strumenti, manifestarono la potenza di Dio. Si dimostri il loro temperamento, la loro condotta e la loro esperienza, come l'oro viene saggiato o provato dalla pietra di paragone. Se potessero dimostrare di non essere dei reprobi, di non essere rifiutati da Cristo, egli confidava che avrebbero saputo che lui non era un reprobo, non era stato ripudiato da Cristo. Dovevano sapere se Cristo Gesù era in loro, attraverso le influenze, le grazie e la presenza del suo Spirito, attraverso il suo regno instaurato nei loro cuori. Interroghiamo le nostre stesse anime: o siamo veri cristiani o siamo degli ingannatori. Se Cristo non è in noi per mezzo del suo Spirito e della potenza del suo amore, la nostra fede è morta e siamo già disapprovati dal nostro Giudice.

Riferimenti incrociati:

2Corinzi 13:3

2Co 10:8-10
2Co 2:10; Mat 10:20; 18:18-20; Lu 21:15; 1Co 5:4,5
2Co 2:6; 3:1-3; 12:12; 1Co 9:1-3

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